Storia di Cairo Medievale
Una delegazione di Cairesi ebbe l’occasione di assistere alle Feste Medievali di Brisighella. Le Feste Medievali di Brisighella erano allora una splendida realtà: un medioevo teatrale, musicale, coreutico, colto in tutti i sensi guidato dall’intendimento di informare, divertendo, sull’immaginario collettivo di quei tempi lontani, si apriva agli occhi increduli di un pubblico che fin dal 1980 aveva avuto la possibilità di assistere per la prima volta al mondo ad una rievocazione unica nel suo genere. Poiché in Liguria non esistevano ancora manifestazioni di quel genere, i Cairesi vollero prendere la palla al balzo. Così nel 1991 ebbe luogo la prima edizione di Cairo Medievale. Dapprima ci si affidò molto a quanto Brisighella aveva da offrire per lo strumentarium, e per gli spettacoli (memorabile fu lo spettacolo Coniunctio Alkemica che già aveva stupito il pubblico delle feste romagnole) il cui successo incoraggiò i responsabili della Pro Loco, da sempre organizzatrice di questo evento, a continuare nella scelta fatta. Andrea Vitali, il direttore artistico di Brisighella, lo divenne da subito anche per Cairo Medievale. Si assistette così, per alcuni anni, ad una importazione di spettacoli di alta qualità sia sotto il profilo culturale che spettacolare e la fama di Cairo Medievale si allargò sempre più. La festa non era allora concentrata solo in Cairo ma anche nelle sue frazioni e per diversi anni, potendo contare su una disponibilità finanziaria soddisfacente, si mantenne questa linea. Col trascorrere del tempo, si volle dare a ciascuna edizione un titolo, incentrando ogni evento sull’argomento scelto. Temi che intendevano indagare una realtà storica depurandola da ogni “letto da qualche parte”, e soprattutto da quel modo di percepire un medioevo dal carattere oscuro o eccessivamente romantico con cui l’Ottocento lo venne ad identificare. Ben presto si organizzarono anche convegni e diverse conferenze chiamando autorevoli storici provenienti dalle più svariate università italiane.
Un’operazione che piacque moltissimo dando ancor più un’impronta di grande serietà alla manifestazione. Fra le tematiche scelte ricordiamo: I Battiti del Cuore, La Città Danzante, Il Trionfo della Morte, La fine del Mondo, Inferno, Caccia alle Streghe, Carestia e diversi altri. Coll’approssimarsi dei problemi derivati dall’impossibilità di poter contare su un budget soddisfacente (si consideri che, a differenza di Brisighella dove il pubblico poteva accedere alla festa solo attraverso il pagamento di un biglietto d’ingresso, mentre la festa di Cairo è sempre stata gratuita), la festa venne incentrata solo in Cairo. Dapprima lo spettacolo più importante veniva rappresentato in Piazza XX Settembre mentre in seguito venne trasferito in Piazza della Vittoria. La struttura della festa comprendeva una parata, che si svolgeva in Via Roma, diverse animazioni svolte per le vie e le piccole piazzette interne, relegando gli spettacoli di più grande respiro a Piazza della Vittoria. Per qualche hanno sono state organizzate anche delle esposizioni: in occasione di una delle prime edizioni della festa venne allestita una grande mostra sui tarocchi che ebbe vasta eco, mentre negli anni scorsi presso il Palazzo di Città sono state presentate diverse mostre, fra cui quella sulle armi antiche (tutte esclusivamente originali ad iniziare dal XVI secolo) che vide un’affluenza di circa 3000 persone in sei giorni. In occasione delle 23 edizioni di Festa, Cairo Medievale ha ospitato le migliori formazioni di teatro di piazza italiane, dalla Coop. Atmo di Bastia Umbra alla Compagnia dei Folli di Ascoli Piceno, dal Teatro Nucleo di Ferrara all’Accademia dei Remoti di Faenza e alla Terra Nuova di Umbertide. Si tratta di compagnie che sono state ospitate nei migliori Festival internazionali, da Avignone ad Edimburgo, solo per citarne alcuni. Inoltre si sono esibiti ensemble musicali di chiara fama e compagnie teatrali di grande prestigio, come la Compagnia Pantakin di Venezia, compagine ufficiale del carnevale veneziano. Gli spettacoli che ancora oggi vengono ricordati, oltre alla citata Coniunctio Alkemica portavano il titolo di Il Trionfo della Morte, Dal profondo degli Abissi, Complotto Infernale, Astrologica ovvero La Tirannia degli Astri, etc, tutti ideati, scritti e diretti da Andrea Vitali. La serata del 10 agosto, dedica ai fuochi, è da sempre uno degli appuntamenti più graditi, soprattutto per la loro unicità.
Cairo Medievale è attualmente una realtà assai significativa dal punto di vista sociale, poiché grazie ad essa si è giunti a riunire una gioventù che partecipa con grande volontà alla manifestazione, in veste sia di comparse in occasione delle diverse parate, sia di attori negli spettacoli. Realtà associative locali di ricostruzione storica stanno ricoprendo una parte importante nella festa, così come compagnie locali di danza. Ricordiamo inoltre il lavoro di diverse signore svolto per realizzare gli abiti per le parate e per gli spettacoli, ogni anno diversi. A conclusione, occorre dire che da diversi anni Cairo Medievale, nonostante la crisi incombente che ha condotto diversi Comuni ad annullare loro manifestazioni, mantiene uno standard qualitativo esuberante, grazie soprattutto alla determinazione e alle capacità organizzative di Massimo Fracchia, presidente della Pro Loco che, unitamente ai suoi collaboratori e spinto certamente da un amore incondizionato verso la sua città, continua a dedicare fatica e tempo ad una manifestazione che a tutt’oggi è considerata il fiore all’occhiello dell’intera Liguria in relazione all’argomento trattato.